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Samsung Galaxy S25 Recensione: Snapdragon è Tornato!

Samsung Galaxy S25 Recensione: Snapdragon è Tornato!

Introduzione

Ho avuto modo di testare per diverse settimane il nuovo Samsung Galaxy S25 e devo dire che quest’anno Samsung ha fatto una scelta che aspettavamo da tempo: il gradito ritorno ai chip Snapdragon. Dopo aver utilizzato intensivamente questo dispositivo, posso affermare che si tratta di uno smartphone compatto alte prestazioni e pochi compromessi, anche se non tutto è perfetto come vedremo.

Il Galaxy S25 si posiziona nel settore dei compatti che è alquanto scarno, offrendo un’esperienza premium in dimensioni contenute. La mia impressione generale è positiva, con alcuni aspetti che brillano particolarmente e altri che lasciano qualche perplessità. L’esperienza è ovviamente molto piacevole, ma ci sono dei compromessi da considerare, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia.

Design e Costruzione

Dal punto di vista costruttivo, Samsung conferma la solita ottima qualità costruttiva che ci ha abituato negli anni. Il Galaxy S25 presenta un frame in alluminio accompagnato da Gorilla Glass Victus 2 sia sul retro che sul display, garantendo una protezione elevata contro cadute e graffi.

La certificazione IP68 assicura resistenza all’acqua e alla polvere, caratteristica ormai imprescindibile per un flagship di questo calibro. Nelle mie settimane di utilizzo, ho apprezzato la solidità generale del dispositivo e la sensazione premium che trasmette al tatto. Il design rimane fedele al linguaggio stilistico Samsung, con linee pulite e un profilo elegante che non passa inosservato.

Display

Il display è uno dei punti di forza tradizionali di Samsung e anche in questo caso abbiamo il solito pannello eccezionale come ci ha abituato Samsung in questi anni. Si tratta di un Amoled 2x LTPO da 6,2 pollici con frequenza variabile fino a 120 Hz, che garantisce una fluidità eccellente in ogni situazione d’uso.

La luminosità massima raggiunge all’incirca 2.600 nit, che devo ammettere non è il massimo che abbiamo visto sui top di gamma quest’anno e anche negli anni precedenti. Tuttavia, nella mia esperienza quotidiana, riesce a svolgere un ottimo lavoro anche sotto la luce del sole grazie anche a qualche accorgimento software che Samsung ha implementato.

Durante i miei test all’aperto, ho notato che la leggibilità rimane buona anche nelle giornate più luminose, anche se altri flagship sul mercato offrono prestazioni leggermente superiori in questo ambito. La qualità dei colori e i neri profondi tipici della tecnologia AMOLED rendono l’esperienza visiva molto appagante.

Prestazioni

Qui arriviamo alla grossa novità di quest’anno: il Snapdragon 8 Elite in versione personalizzata per Samsung. Finalmente va a sostituire l’ex Exynos che era presente sull’S24 base, di conseguenza ne guadagnano sia le prestazioni sia soprattutto i consumi e il riscaldamento che sono meglio ottimizzati rispetto al processore Samsung.

I 12 GB di RAM rappresentano un ottimo upgrade rispetto al modello precedente, e nella mia esperienza d’uso va benissimo sotto il punto di vista prestazionale, non ci sarà il minimo impuntamento, lag o niente di qualsiasi genere che possa inficiare la vostra esperienza. Ho testato il dispositivo con grossi carichi di lavoro e le prestazioni si sono sempre dimostrate all’altezza.

Quando lo mettiamo a dura prova con grossi carichi di lavoro può surriscaldarsi leggermente ma mantenendo comunque buone temperature che non danno fastidio al tatto pur senza cover. Questo è un netto miglioramento rispetto alle generazioni precedenti con processore Exynos.

Batteria e Autonomia

Ecco uno degli aspetti più controversi del Galaxy S25. Con la batteria da 4000 mAh soltanto che anche quest’anno è presente sul dispositivo non consentono a tutti di finire la giornata senza pensieri. Nella mia esperienza, l’autonomia varia significativamente in base al tipo di utilizzo.

Per fortuna, è presente una modalità Light che va minimamente a intaccare le prestazioni mantenendole comunque ottime ma ci permette di guadagnare quel qualcosa in più in termini di batteria che potrebbe aiutarci a finire la giornata con meno pensieri. Ho trovato questa modalità particolarmente utile durante le giornate più intense.

Il miglioramento dell’efficienza energetica del nuovo processore Snapdragon aiuta, ma la capacità limitata della batteria rimane un punto dolente per chi fa un uso intensivo del dispositivo.

Software e Funzioni

Il Galaxy S25 arriva con One UI 7 basata su Android 15, e devo dire che il software di Samsung ormai da anni è molto molto completo e molto ben strutturato con pochissimi bug e tantissime funzioni utili. È un po’ pesantino ma soprattutto i top di gamma dell’azienda coreana non ne risentono ovviamente perché hanno un hardware che consente di sfruttarlo al meglio.

Tra le funzioni più interessanti ho trovato Now Brief, una piccola barra che funziona come la Dynamic Island di iPhone, ci fornisce informazioni su alcune applicazioni senza per forza doverle aprire o tirare giù la tendina delle notifiche, come possono essere il cronometro, la musica, riproduzione o altri tipi di notifiche. È una funzione che ho trovato genuinamente utile nell’uso quotidiano.

Non mancano le tantissime funzionalità AI che come sempre ci agevolano il lavoro e sono molto ben strutturate. Samsung ha investito molto in questo ambito e si vede nella qualità dell’implementazione.

Confronto con Galaxy S24 e la Concorrenza

Il confronto con il Galaxy S24 base è inevitabile e mostra chiaramente i miglioramenti apportati. Il passaggio da Exynos a Snapdragon 8 Elite rappresenta un upgrade sostanziale, con prestazioni superiori, consumi ottimizzati e un riscaldamento meglio gestito.

I 12 GB di RAM contro gli 8 GB del modello precedente fanno la differenza nel multitasking e nella gestione delle applicazioni in background. Durante i miei test comparativi, ho notato una fluidità generale superiore e tempi di caricamento ridotti.

Rispetto alla concorrenza, la funzione Now Brief ricorda la Dynamic Island di iPhone, mostrando come Samsung cerchi di rispondere alle innovazioni della concorrenza con soluzioni proprie ben integrate nel sistema.

Cosa Mi è Piaciuto

  • Ritorno a Snapdragon: Il passaggio dal processore Exynos al Snapdragon 8 Elite ha portato miglioramenti tangibili in prestazioni, consumi e gestione termica. È un cambiamento che si sente nell’uso quotidiano.
  • Upgrade della RAM: I 12 GB di RAM rappresentano un incremento significativo che migliora sensibilmente il multitasking e la gestione delle app in background.
  • Software maturo: One UI 7 è un sistema molto completo e ben strutturato, con pochissimi bug e tantissime funzioni utili che arricchiscono l’esperienza d’uso.
  • Qualità del display: Nonostante non sia il più luminoso sul mercato, offre il solito standard eccellente Samsung con colori vividi e neri profondi.
  • Qualità costruttiva: La solita ottima qualità costruttiva Samsung con materiali premium e certificazione IP68.

Cosa Non Mi è Piaciuto

  • Batteria limitata: I 4000 mAh non sono sufficienti per tutti gli utenti, specialmente per chi fa un uso intensivo del dispositivo durante la giornata.
  • Luminosità display: Pur essendo buona, la luminosità di 2600 nit non è al livello dei migliori competitor sul mercato.
  • Storage base limitato: I tagli di memoria partono ancora da 128 GB, che potrebbero risultare limitanti per molti utenti nel 2025.

Prezzo e Verdetto Finale

Il Samsung Galaxy S25 si presenta come un telefono completo nel settore dei compatti con ottime prestazioni grazie al ritorno a Snapdragon, ma con alcuni compromessi sulla batteria che potrebbero non soddisfare tutti gli utenti.

È consigliato per chi cerca uno smartphone compatto con prestazioni di alto livello, software maturo e la qualità costruttiva Samsung. Il target ideale sono gli utenti che apprezzano le dimensioni contenute senza rinunciare alle funzionalità premium.

Potrebbe non essere la scelta ideale per chi fa un uso molto intensivo del dispositivo e ha bisogno di un’autonomia superiore, o per chi cerca la massima luminosità del display per utilizzi professionali all’aperto.

Sì ma anche no, come spesso accade con i dispositivi compatti: si guadagna in maneggevolezza ma si perde qualcosa in autonomia. Nel complesso, rappresenta un significativo passo avanti rispetto al modello precedente e una valida opzione nel panorama degli smartphone compatti premium.

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