Introduzione
Ho avuto modo di testare approfonditamente il Google Pixel 9A e devo ammettere che sono rimasto piuttosto deluso. Non fraintendetemi: non è un brutto telefono assolutamente, ma è meno di quanto mi aspettassi da Google per questa fascia di prezzo. Il Pixel 9A aveva tutto il potenziale per essere il medio gamma dell’anno, ma alcune scelte incomprensibili hanno castrato leggermente l’esperienza complessiva.
Nella mia esperienza con questo dispositivo, ho riscontrato un mix di elementi brillanti tipici dell’ecosistema Google e di decisioni che mi hanno fatto arrabbiare, come spesso fa l’azienda di Mountain View. Il Google Tensor G4, l’algoritmo fotografico eccellente e funzioni di sicurezza avanzate si scontrano con un modem obsoleto e un display che non convince del tutto. Vediamo insieme tutti i dettagli della mia prova sul campo.
Prima di entrare nel dettaglio, anticipo il verdetto: il Pixel 9A è un telefono che poteva essere molto di più, ma che è stato limitato da scelte strategiche discutibili che sembrano più orientate a proteggere la gamma Pixel 9 che a offrire la migliore esperienza possibile agli utenti.
Display: Specifiche Elevate, Esperienza Deludente
Il Pixel 9A monta un display da 6,3 pollici con refresh rate fino a 120 Hz e un picco di luminosità che raggiunge i 2700 nit. Sulla carta sembrano specifiche di tutto rispetto per la fascia media, ma nella realtà d’uso quotidiano ho notato alcune lacune significative.
Il refresh rate a 120 Hz garantisce una buona fluidità nell’uso quotidiano, dalle scrollate sui social media alla navigazione tra le app. Tuttavia, quello che mi ha colpito negativamente è che, nonostante le specifiche tecniche promettenti, questo non è il migliore schermo che ho visto in questa fascia di prezzo. Quando si parla dei 2700 nit di picco, bisogna specificare che parliamo appunto del picco, non della luminosità in situazioni normali di utilizzo.
Per una fascia media ricca intorno ai 500 euro, mi sarei aspettato qualcosa di più convincente. Il display fa il suo lavoro senza infamia e senza lode, ma non riesce a distinguersi dalla concorrenza come dovrebbe fare un prodotto Google in questa categoria di prezzo.
Prestazioni: Il Cuore Pulsante Funziona
Qui il Pixel 9A si riscatta parzialmente. Monta infatti lo stesso processore dei top di gamma della casa, il Google Tensor G4, garantendo prestazioni al livello dei flagship. Nella mia esperienza d’uso quotidiano, la velocità generale è stata sempre soddisfacente, senza lag o rallentamenti significativi nelle operazioni più comuni.
Tuttavia, c’è un grosso “ma” che riguarda il modem. Il dispositivo non utilizza il modem degli ultimi Pixel 9, ma quello che è stato usato dal Pixel 6 fino alla gamma Pixel 8: l’Exynos 5300. Un modem che non ha mai avuto grandi prestazioni e che si rivela una vera croce in certe situazioni.
Ho notato che il modem Exynos 5300 scalda molto se il telefono non prende benissimo in 4G o 5G, e consuma molto di più in situazioni di scarsa ricezione. Questo problema si amplifica drasticamente in mobilità, compromettendo l’esperienza complessiva del dispositivo.
Fotocamere: L’Algoritmo Google Salva Tutto
Se c’è un ambito in cui il Pixel 9A riesce ancora a brillare, quello è sicuramente la fotografia. Nonostante non utilizzi sensori al top, ha un algoritmo della fotocamera che riesce comunque a sfornare foto fantastiche, soprattutto con la principale.
Nella mia esperienza fotografica con questo dispositivo, ho notato che non sbaglia quasi mai uno scatto, anche a livello di HDR, di gestione delle luci e delle ombre. L’algoritmo Google continua a fare la differenza rispetto alla concorrenza nella fascia media, compensando brillantemente le limitazioni hardware dei sensori.
Le foto risultano sempre bilanciate e naturali, con una gestione dell’HDR che raramente delude. Questo rappresenta un vantaggio significativo rispetto ad altri smartphone di fascia media, dove spesso la qualità fotografica dipende molto dalle condizioni di scatto. Con il Pixel 9A, invece, l’algoritmo riesce a garantire risultati consistenti in quasi tutte le situazioni.
Batteria e Autonomia: Il Modem Rovina Tutto
Il Pixel 9A integra una batteria da 5100 mAh, che teoricamente dovrebbe garantire un’ottima autonomia. Rispetto al Pixel 8A si guadagna qualcosina in termini di capacità, ma nella pratica l’esperienza è stata meno positiva del previsto.
Il problema principale, ancora una volta, è quel maledetto modem Exynos 5300. Durante i miei test, ho riscontrato consumi eccessivi in diverse situazioni. L’esempio più eclatante è stato in viaggio, utilizzando il dispositivo con Android Auto Wireless: ho notato rispetto agli altri telefoni una differenza abissale di consumi, con il Pixel 9A che si scaricava molto più rapidamente.
In condizioni di utilizzo normale, con buona ricezione, l’autonomia è accettabile ma non eccezionale. Il vero problema emerge quando la ricezione è scarsa o quando si utilizzano funzioni che richiedono una connessione costante. In questi casi, questo modem veramente è una croce che compromette significativamente l’esperienza d’uso.
Software e Funzioni: Qualche Sorpresa Positiva
Dal punto di vista software, il Pixel 9A offre alcune funzioni interessanti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Il lettore di impronte digitali funziona in modo ottimo, garantendo sblocchi rapidi e affidabili.
Ma la vera sorpresa è lo sblocco con il viso in 2D. Grazie al chip di sicurezza di Google, è possibile utilizzarlo come se fosse il Face ID di iPhone, ovvero anche per sbloccare le applicazioni invece che solo con il lettore di impronte. Questa è una funzione che non si trova quasi da nessuna parte nella fascia media ed è un grandissimo vantaggio per l’esperienza d’uso quotidiana.
La possibilità di utilizzare il riconoscimento facciale per l’accesso alle app bancarie e ad altre applicazioni sensibili rappresenta un plus significativo che distingue il Pixel 9A dalla concorrenza diretta.
I Problemi e le Scelte Discutibili
Sono praticamente sicuro che la scelta di utilizzare il modem Exynos 5300 invece del nuovo sia stata fatta per non andare troppo a pestare i piedi ai Pixel 9 e Pixel 9 Pro. Questa decisione strategica, comprensibile dal punto di vista commerciale, penalizza pesantemente l’esperienza utente finale.
Il modem obsoleto non è solo una questione di numeri sulla carta. Nella pratica quotidiana, scalda molto se il telefono non prende benissimo in 4G o 5G, consuma molto di più della norma e crea quella differenza abissale di consumi che ho sperimentato personalmente durante i viaggi con Android Auto Wireless. Una situazione che si poteva tranquillamente evitare utilizzando componenti più moderni.
Il secondo problema riguarda il display. Nonostante le specifiche tecniche promettenti, con i suoi 120 Hz e 2700 nit di picco, nella realtà non è il migliore che ho visto in questa fascia. Per un dispositivo che si posiziona intorno ai 500 euro, ci si aspetterebbe una qualità visiva superiore, soprattutto considerando il brand Google.
Sono stati fatti dei cambiamenti non solo rispetto ai top di gamma, il che è anche normale, ma anche rispetto al Pixel 8A, e non sempre sono stati comprensibili. Alcune di queste piccole modifiche sembrano più orientate a creare differenziazione artificiale che a migliorare realmente l’esperienza utente.
Confronto con il Pixel 8A e la Concorrenza
Rispetto al Pixel 8A, il nuovo modello introduce alcune migliorie tangibili. Lo schermo passa a 6,3 pollici con refresh rate a 120 Hz, la batteria sale a 5100 mAh e si guadagna la certificazione IP68 rispetto all’IP67 del predecessore. Quest’ultimo è sicuramente un ottimo guadagno in termini di resistenza all’acqua.
Tuttavia, alcuni cambiamenti rispetto al Pixel 8A non sono stati sempre in positivo, con modifiche che sembrano più legate a strategie di mercato che a reali necessità tecniche. Il risultato è un dispositivo che migliora in alcuni aspetti ma che non riesce a fare quel salto di qualità che ci si aspetterebbe da una nuova generazione.
Confrontandolo con altri smartphone di fascia media, il Pixel 9A mantiene alcuni vantaggi significativi: lo stesso processore dei top di gamma, un algoritmo fotografico superiore alla concorrenza e funzioni di sicurezza avanzate come lo sblocco viso per le app. Dall’altro lato, paga dazio con un display non all’altezza della fascia e problemi di autonomia legati al modem obsoleto.
Cosa Mi è Piaciuto
- Processore Google Tensor G4: Avere lo stesso processore dei flagship garantisce prestazioni sempre fluide e reattive nell’uso quotidiano, senza compromessi rispetto ai modelli più costosi della gamma.
- Algoritmo fotografico eccellente: Nonostante i sensori non siano al top, l’elaborazione software di Google riesce a produrre foto fantastiche, con una gestione dell’HDR e del bilanciamento luci/ombre che raramente sbaglia.
- Sblocco viso avanzato: La possibilità di utilizzare il riconoscimento facciale per sbloccare anche le applicazioni, grazie al chip di sicurezza Google, è una funzione quasi unica in questa fascia di prezzo.
- Certificazione IP68: Il miglioramento rispetto all’IP67 del Pixel 8A offre una protezione superiore contro acqua e polvere, aumentando la durabilità del dispositivo.
- Lettore impronte ottimo: Veloce, preciso e affidabile, garantisce sblocchi rapidi senza frustrazioni.
Cosa Non Mi è Piaciuto
- Modem Exynos 5300 obsoleto: Il vero tallone d’Achille del dispositivo. Scalda troppo, consuma eccessivamente in condizioni di scarsa ricezione e compromette significativamente l’autonomia, soprattutto in mobilità.
- Display deludente per la fascia: Nonostante le specifiche promettenti, la qualità visiva non è all’altezza di quello che ci si aspetta da un dispositivo da 500+ euro.
- Scelte commerciali penalizzanti: Alcune decisioni sembrano più orientate a proteggere i Pixel 9 che a offrire la migliore esperienza possibile agli utenti del 9A.
- Autonomia compromessa: La batteria da 5100 mAh avrebbe dovuto garantire prestazioni migliori, ma il modem vanifica buona parte dei vantaggi teorici.
Prezzo e Verdetto Finale
Il Google Pixel 9A viene proposto intorno ai 500 e rotti euro, posizionandosi nella fascia media premium. A questo prezzo, il rapporto qualità/prezzo risulta meno convincente di quanto mi aspettassi, soprattutto considerando i compromessi significativi che si devono accettare.
Il dispositivo può essere consigliato a chi cerca principalmente un’ottima esperienza fotografica senza spendere cifre da flagship, e a chi apprezza l’ecosistema Google con le sue funzioni esclusive di sicurezza. L’algoritmo fotografico e il processore di alto livello rappresentano i suoi punti di forza principali.
Sconsiglio invece il Pixel 9A a chi fa un uso intensivo del dispositivo in mobilità, a chi ha bisogno di autonomia elevata e a chi si aspetta il meglio in termini di display in questa fascia di prezzo. Il modem obsoleto e i suoi problemi di consumo possono risultare particolarmente fastidiosi per alcuni profili d’uso.
Come alternative, in questa fascia di prezzo si possono trovare dispositivi con display migliori e autonomia più consistente, anche se difficilmente con lo stesso livello di elaborazione fotografica e le stesse prestazioni pure.
In conclusione, sono un po’ deluso perché Google poteva davvero sfornare il medio gamma dell’anno, ma ha fatto delle scelte che hanno castrato leggermente l’esperienza. Il Pixel 9A rimane un buon dispositivo, ma rappresenta un’opportunità mancata più che un successo completo. Mi ha fatto arrabbiare, come spesso fa Google, per il potenziale non completamente espresso.